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In qualunque periodo dell’anno è normale, rivolgendo gli occhi a un cielo notturno limpido, osservare un'occasionale meteora lasciare la propria scia attraverso la volta celeste. Tuttavia, con ogni rivoluzione attorno al Sole, il nostro pianetino blu attraversa diversi sciami meteorici che possono produrre piogge di meteore con picchi di centinaia di meteore all’ora.
Tali sciami sono formati da particelle cosmiche che si staccano dalle meteore quando queste, nel loro orbitare, si avvicinano al sole. Fotografare questi eventi celestiali può rappresentare una sfida, ma con qualche nozione in più potete aumentare le vostre possibilità di riuscirci.
Sapere quando e dove si verificherà una pioggia di meteore è il primo passo per ottenere un buono scatto notturno. Solitamente queste particelle corrono parallele alla cometa dalla quale provengono, pertanto sembrano propagarsi da un unico punto nel cielo. Prendono il nome dalla costellazione o dalla stella luminosa più vicina dalla quale si irradiano. Questo “punto fisso” attraversa il cielo nel corso della notte in modo simile alle stelle.
Nella tabella di seguito sono elencate le maggiori piogge di meteore osservabili durante l’anno, le date migliori per vederle e la posizione nel cielo.
Note:
- Le Perseidi e le Geminidi sono considerate le migliori piogge di meteore, con picchi che possono superare le 100 meteore all’ora. Ovviamente, date le temperature estive più alte, le Perseidi sono le più facili da osservare.
- Le piogge di meteore solitamente si spostano verso sud e guadagnano altitudine nel corso della notte, perciò le ore che precedono l’alba sono le migliori per osservarle.
- Sebbene possa sembrare che la maggior parte degli sciami osservabili durante un evento si irradi da uno specifico punto fisso, in realtà sono visibili da qualsiasi posizione.
- Per informazioni più dettagliate consultate la libreria dedicata agli sciami meteorici all’indirizzo dateandtime.com
Consigli per vedere una pioggia di meteore
- Evita le luci: non solo le luci della città ma persino la luna, che può seriamente compromettere le tue possibilità di scorgere le meteore; trova un’area con cielo scuro che ti permetta invece di aumentare le possibilità.
- Controlla le condizioni atmosferiche: controlla le previsioni prima di uscire e assicurati che siano previsti cieli sereni nella zona in cui sarai. Io solitamente controllo le immagini da satellite, ad esempio quelle su zoom.earth, per assicurarmi che non ci siano nuvole in arrivo nelle ore successive. Clear Sky Charts è molto utile perché offre informazioni sulle condizioni di centinaia di siti specifici in tutto il Nord America.
- Mettiti comodo: il termine “pioggia di meteore” può far pensare a un cielo inondato da un flusso continuo di stelle cadenti. Non funziona così, mi dispiace! Anche gli sciami più attivi producono soltanto 1 o 2 meteore al minuto, perciò armati di pazienza e preparati a fissare lo spazio per lunghi periodi di tempo. Portari una sedia o una coperta, uno spray contro gli insetti (a meno che non sia dicembre) e vestiti a strati, perché anche nei mesi estivi può fare freschino dopo il tramonto.
- Ricordati la lampada frontale: anche nelle aree che conosci come le tue tasche è difficile muoversi al buio. Portati una lampada frontale o una torcia elettrica e assicurati che siano cariche a sufficienza. L’ideale sarebbe una lampada frontale con opzione luce rossa, perché è quella a cui gli occhi si abituano con maggiore facilità.
- Raccogli informazioni sullo sciame: controlla la posizione e l’altitudine migliori per l’osservazione dello sciame meteorico che hai scelto, ma tieni sempre a mente che cambieranno entrambe nel corso della notte.
Consigli per fotografare una pioggia di meteore
Okay, hai trovato un posto fantastico, le condizioni sono perfette e le meteore abbondano. Iniziamo a fotografare! Molti di questi suggerimenti sono validi per la maggior parte dei tipi di fotografia del cielo notturno. Se sei nuovo nel campo dell’astrofotografia, inizia dando un’occhiata a questo post sul my blog.
- Punta la fotocamera nella direzione corretta: riprendiamo il discorso da dove lo abbiamo interrotto nella sezione precedente. Le possibilità di catturare una meteora aumentano enormemente se sai da quale area del cielo arriverà lo sciame.
- L'inquadratura è importante: scoprire di aver catturato una meteora sul proprio LCD è sempre emozionante, ma la fotografia finale sarà di maggiore impatto se si include un primo piano interessante. Alcuni esempi possono essere degli alberi, un vecchio edificio o delle montagne in lontananza.
- Usa un treppiede: dal momento che le esposizioni di lunga durata sono all’ordine del giorno (o della notte), usa un treppiede robusto e assicurati che tutte le manopole e le manovelle siano ben strette. Il minimo movimento creerà sfocature indesiderate nell’immagine finale.
- Inquadratura ampia e diaframma aperto: seleziona un obiettivo grandangolare e il diaframma più ampio possibile. Gli obiettivi che prediligo per l’astrofotografia sono l’OM SYSTEM M.Zuiko 8mm F1.8 PRO Fisheye e il 12mm F2. Tieni a mente che più ampio è l’obiettivo, più piccole appariranno le meteore; tuttavia, con un campo visivo più ristretto si cattura una porzione minore di cielo con conseguente probabilità di mancare molte delle meteore.
- Esponi in modo corretto: determina il tempo di posa massimo utilizzabile sfruttando la regola del 400, ovvero dividendo 400 per la lunghezza focale effettiva dell’obiettivo. Nell’esempio qui sopra, in cui ho usato l’obiettivo 12mm, la regola funzionerebbe così: 400 24 = 16,67 s. Pertanto, il tempo di posa massimo utilizzabile prima che le stelle appaiano sfuocate è 15 secondi. Per quanto riguarda gli ISO, inizia a 1600 e regolali di conseguenza. Grazie alla tecnologia del sensore migliorata, io solitamente scatto a 3200 ISO.
- Utilizzare o non utilizzare la riduzione del rumore? Tutte le esposizioni lunghe generano un po' di rumore digitale. Puoi ridurlo attivando la funzione di riduzione del rumore integrata nella fotocamera. Purtroppo, ciò raddoppia l’intervallo tra gli scatti: un’esposizione di 20 secondi aggiunge una sequenza di riduzione del rumore di 20 secondi. Qualsiasi meteora avvistata in quel lasso di tempo non sarà fotografata. Se non hai problemi a ridurre il rumore in fase di post-elaborazione con un programma come Lightroom o tramite la sovrapposione di più immagini (photo stack), disattiva la funzione Noise Reduction.
- Scatta qualche foto di prova: con le impostazioni della fotocamera bloccate e dopo aver inquadrato perfettamente la scena, scatta qualche foto di prova. Controlla l’esposizione e la composizione complessive.
- Lascia fare le cose difficili alla fotocamera: OM SYSTEM ha sviluppato delle funzioni che facilitano di molto la fotografia notturna rispetto al passato. Inquadrare di notte può risultare sorprendentemente difficile, perciò io uso sempre la funzione Night Vision (Visione notturna) della mia OM-1. Rende il mirino più luminoso semplificando considerevolmente la composizione dell'immagine. Si trova nel menu Gear3 della OM-1. Anche la messa a fuoco può rappresentare una sfida. Per ottenere stelle belle nitide utilizza la funzione Starry Sky AF, disponibile sulla OM-1 e sulla OM-5.
- Scatta in automatico: quando trovo una configurazione che mi soddisfa attivo la funzione Time lapse (Interval Shooting), in modo tale da non dover premere il pulsante di scatto dopo ogni esposizione. La imposto in modo che acquisisca diverse centinaia di scatti a intervalli di 1 secondo. Così facendo, io sono libero di rilassarmi e godermi lo spettacolo mentre la fotocamera fa tutto il lavoro. Se non sei pratico della fotografia con Time lapse leggi il mio post blog post. Se preferisci premere il pulsante ad ogni scatto, imposta un ritardo di uno o due secondi per evitare che eventuali spostamenti della fotocamera possano causare sfuocature nella foto, oppure utilizza uno scatto remoto come la app O.I.Share per le fotocamere OM SYSTEM.
Quando una stella cadente non è una stella cadente?
Una meteora catturata durante lo sciame delle Perseidi in agosto.
A occhio nudo è difficile confondere una meteora con qualsiasi altra attività che si verifica in un cielo notturno. Le meteore si muovono abbastanza velocemente nel cielo e solitamente si osservano per un secondo, a volte di più e a volte di meno. Inoltre, la loro luminosità aumenta prima di diminuire. Tuttavia, in un’immagine statica può essere difficile stabilire cosa abbia creato la scia di luce. Gli aerei si identificano facilmente in un’immagine perché sono dotati di luci che creano quel tipico effetto “unisci i puntini”. I satelliti, invece, riflettono la luce del sole e quindi creano una scia luminosa costante da capo a capo. La foto qui sopra mostra chiaramente una luce che cresce in intensità dall’alto verso il basso, per poi svanire. I satelliti non lo fanno, con una sola eccezione, gli iridium flares. I satelliti della serie Iridium hanno superfici molto riflettenti che creano un breve bagliore, molto visibile, quando ruotano in orbita. È improbabile scambiarli per meteore a occhio nudo, perché si muovono più lentamente, ma in un’immagine possono apparire molto simili.
Mentre scattavo questa foto, un satellite riflettente ha creato quella scia luminosa nel cielo. Nelle immagini possono facilmente essere scambiati per meteore se non si sono osservati di persona. Si muovono molto più lentamente di una “stella cadente”.
La maggior parte delle mie foto in cui si vede una meteora è stata realizzata con la funzione Time Lapse o con un timer personalizzato. Di conseguenza, a volte non vedo sfrecciare nel cielo la meteora catturata dalla mia fotocamera. Ma allora, come si può essere certi di aver catturato una meteora? Le meteore più luminose lasciano una “impronta” caratteristica. Spesso hanno una coda verdina e un punto più luminoso verso la testa, dove la meteora è esplosa. L’immagine sottostante lo mostra chiaramente. Le meteore più piccole possono comparire nell’immagine, ma non se ne nota distintamente il colore.
La caratteristica coda verde non lascia dubbi sul fatto che questa sia una meteora. Le meteore più piccole non hanno un aspetto altrettanto definito.
L'utilizzo di Live Composite
Se scatti con OM SYSTEM potresti essere incline ad utilizzare la funzione Live Composite, che cattura tutte le variazioni di luce nel corso di diversi minuti o anche ore. Ciò ti consente di catturare in una sola immagine tutte le attività che si verificano nel cielo notturno per un massimo di 6 ore. Le scie delle stelle però si sovrapporranno a tutte le meteore che catturerai, perciò personalmente sconsiglio di usare questa tecnica a meno che non voglia ottenere proprio quell’effetto.
La funzione Live Composite è ottima per catturare le scie delle stelle, ma quelle scie possono interferire con le meteore che passano.
Meteore come se piovesse
Esiste un modo per catturare molte meteore in un singolo scatto? No, mi dispiace. È estremamente improbabile scorgere più di una stella cadente, o magari due, durante un’esposizione di 15-20 secondi. Le foto in cui si vedono una dozzina e passa di meteore sono immagini composite ottenute unendo di più scatti. L’immagine sottostante ne è un esempio. È stata ottenuta unendo 15 immagini usando Photoshop e le maschere di livello.
Durante lo sciame delle Perseidi ho utilizzato la funzione Time lapse per catturare numerose meteore, poi ho unito gli scatti per generare una sola immagine.
Considerazioni finali
Con un po' di pianificazione e un pizzico di fortuna è possibile catturare molte meteore nel corso di un’ora. Ricordati di esprimere un desiderio ogni volta che ne vedi una.
È raro riuscire a vedere delle meteore di notte in condizioni di maggiore luminosità, perciò ero davvero emozionato quando ho fotografato questa durante il sorgere della luna.
Link utili
Di seguito trovate tutti i link citati nel testo del post, più alcuni extra:
- Astrophotography 101: un tutorial introduttivo sulla fotografia di cieli notturni
- Live Composite: imparare le basi per creare immagini "live composite"
- Time Lapse: istruzioni passo-passo per utilizzare la funzione Time lapse
- Starry Sky AF: istruzioni per utilizzare la funzione Starry Sky AF
- timeanddate.com: informazioni dettagliate sui principali sciami meteorici
- Clear Sky Charts: informazioni sulle condizioni del cielo in centinaia di zone dell’America del nord
- Heavens Above: ottime informazioni in materia di astronomia, tra cui luogo e ora esatti per osservare gli Iridium flare dalla propria posizione geografica.
- Iridium Flares in Real Time: video degli Iridium flare su YouTube.